In un mondo sempre connesso e ricco di stimoli, l’attenzione delle persone risulta essere sempre più limitata e difficile da catturare. Secondo alcune ricerche, infatti, la nostra soglia di attenzione si starebbe riducendo sempre di più, arrivando, oggi, a una media di 8 secondi. La colpa? Gli abusi della tecnologia, la necessità di essere sempre online e il costante flusso di suggestioni alle quali siamo sottoposti quotidianamente.

Lovink lo chiama “declino della concentrazione”, un fenomeno che porta a una distribuzione e organizzazione dell’attenzione, una frammentazione del reale e una necessità sempre più evidente di conoscere la realtà tramite l’utilizzo di un medium.

Oggi più che mai, dunque, risulta fondamentale il fattore dell’immediatezza: le piattaforme digitali contraggono sempre di più i tempi di attenzione, portandoci a una conseguente contrazione anche dei messaggi: poche parole, immagini di impatto, video brevissimi. Nell’epoca dell’iperconnessione, quindi, riuscire a farsi notare e a far memorizzare un messaggio è sempre più difficile. È in questo contesto che si inserisce la Digital Signage, un modo di comunicare che si sta evolvendo sempre di più.

 

Cos’è il Digital Signage

Con il termine Digital Signage si intende una forma di comunicazione di prossimità, tramite pannelli digitali di ogni forma e dimensione che costellano negozi, piazze, stazioni, vie e uffici. Nella maggior parte dei casi, si tratta di schermi touchscreen e interattivi, totem multimediali o monitor a LED che permettono di visualizzare contenuti diversi in successione, spesso animati e che danno anche la possibilità all’utente di interagire, facendolo contribuire alla creazione del contenuto. Il coinvolgimento fisico e sensoriale della persona, infatti, rappresenta oggi uno dei maggiori punti di forza di questa tecnologia che permette ai brand di creare un’esperienza piacevole e memorabile.

Il software

Il Digital Signage può essere definito come una rete formata da uno o più terminali dislocati sul territorio e gestita da un server che invia i contenuti multimediali a tutti i terminali. Quest’ultimi sono collegati a questa rete tramite un lettore digitale che riproduce i contenuti multimediali destinati ai pannelli digitali, utilizzando un software di Visual Content Management. A seconda del software che si sceglie, è possibile gestire simultaneamente i contenuti installati in qualsiasi parte del mondo, pianificare le fasce orarie e le riproduzioni, tenendo anche in considerazione il target di riferimento, sincronizzare più monitor tra di loro e rendere partecipe il pubblico, creando una user experience efficace e coinvolgente.

L’hardware

I pannelli digitali possono essere di varie forme, dimensioni e tipologie. In base al contesto in cui vengono inseriti, infatti, è importante scegliere il pannello più adatto. I Display LED, per esempio, garantiscono un’alta luminosità, mentre i monitor 3D e i pavimenti interattivi che cambiano i contenuti in base ai movimenti di chi li calpesta, risultano particolare indicati per eventi e fiere, infine, i videowall, i tavoli multi touch e i totem interattivi sono particolarmente indicati per i luoghi chiusi nei quali le persone passano più tempo, come uffici, stazioni e aeroporti.

Campi di applicazione

Al giorno d’oggi la segnaletica digitale viene inserita in contesti diversi, anche grazie alla sua versatilità. Questi schermi ci informano, ci avvisano e ci intrattengono ormai in ogni luogo della città. Senza dubbio, il retail è l’ambito nel quale vengono utilizzati maggiormente: informare e coinvolgere la clientela all’interno degli store è un obiettivo alla base di questa tecnologia che, grazie alla creazione di contenuti chiari ed efficaci, può permettere di aumentare le vendite e fidelizzare i clienti.

Anche i mezzi di trasporto e le stazioni ferroviarie e gli aeroporti oggi utilizzano molto questo tipo di tecnologia per fornire informazioni ai viaggiatori riguardo agli orari, alle coincidenze e agli eventuali ritardi. Non solo, in questi luoghi vengono utilizzati anche come strumento di intrattenimento, trasmettendo immagini o filmati di viaggi, città e attrazioni.

Tra le segnaletiche più apprezzate, invece, ci sono quelle legate all’intrattenimento e inserite all’interno di teatri, cinema, mostre o concerti: tutto ciò che si lega al tempo libero cattura l’attenzione delle persone e permette una maggiore diffusione del messaggio.

Infine, il Digital Signage può essere utilizzato anche in ambiti più isituzionali, quali l’ambito sanitario per delle comunicazioni medico-paziente o per educare il paziente dandogli strumenti utili alla sua istruzione, nonché per intrattenerlo o alleviargli ansia e preoccupazioni; in ambito scolastico per veicolare informazioni utili agli studenti e a tutto il personale; o in ambito aziendale per informare, coinvolgere e dare strumenti in grado di aumentare la produttività e il benessere aziendale.

Digital Signage e IoT

Con il termine Internet of Things si fa riferimento ai cosiddetti “smart objects”, ovvero agli oggetti intelligenti che sempre più stanno entrando a far parte delle nostre vite, digitalizzando gli elementi che caratterizzano la nostra conoscenza e le nostre esperienze quotidiane. I display che caratterizzano il Digital Signage oggi sono sempre più interattivi e sempre più connessi. Le postazioni di ultima generazione, infatti, aprono a una serie di servizi e diventano sempre più smart, permettendo un’evoluzione delle attività possibili e una sempre maggiore interazione.

Grazie alle postazioni multifunzione, disponibili 24 ore su 24, le persone oggi possono interagire e sentirsi parte attiva della comunicazione del brand. I palinsesti possono variare in base agli orari, ai flussi delle persone, alle stagionalità e a molto altro, rendendo sempre più possibile la trasmissione di contenuti efficaci e in grado di catturare l’attenzione sempre minore del pubblico: i continui cambiamenti a livello grafico, le variazioni cromatiche, i diversi file multimediali rendono il messaggio ogni volta più stimolante ed accattivante, oltre a garantire una maggiore interazione, grazie alle svariate possibilità di call to action che pongono al centro l’utente.

Il futuro del Digital Signage

Questa modalità di comunicazione è destinata a diventare sempre più smart e, se da un lato le possibilità di interazione sono già elevate, dall’altro l’obiettivo sarà quello di andare sempre verso una maggiore personalizzazione, elemento fondamentale per creare una comunicazione su misura del cliente e per entrare ancora più in relazione con lui.

Tra i nuovi sviluppi, il Digital Signage sta cercando di integrare l’eye tracking per permettere di analizzare come gli utenti si interfacciano con lo schermo e i suoi contenuti. Questo strumento consente di mantenere ancora più alto il livello di concentrazione e catturare sempre più l’attenzione degli utenti: è possibile, infatti, capire dove guardano le persone e dove si soffermano in modo tale da calibrare i contenuti in modo più mirato, sulla base di informazioni oggettive che possono rispondere alle esigenze del pubblico.

Insieme all’eye tracking, anche il riconoscimento facciale permetterà di ottenere informazioni utili, quali età, genere e umore della persona che sta davanti al monitor. È proprio su quest’ultima caratteristica che sarà sempre più possibile spingere sul fattore attenzionale, valorizzando la qualità dei contenuti.

Infine, il movement tracking permetterà di interagire con il monitor senza toccarlo, secondo una modalità di interazione oggi ancora poco sviluppata ma che sta segnando dei rapidi progressi.

 

Conclusione

Oggi la società richiede una costante innovazione che, però, deve garantire agli utenti anche immediatezza e semplicità. Le piattaforme di Digital Signage, dunque, possono essere lo strumento in grado di dare l’opportunità di entrare in relazione diretta con le persone, agevolando la comunicazione e l’interazione con il brand. Allo stesso tempo, possono sempre più concentrarsi sul fattore attenzionale, studiando fenomeni e comportamenti degli utenti che interagiscono con i monitor e creando nuove opportunità relazionali.

 

BIOGRAFIA

Mi chiamo Elena De Venezia, sono laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale presso lo IUSVE di Verona. Attualmente sono iscritta al corso di laurea magistrale in Web Marketing e Digital Communication. Sono appassionata di tutto ciò che riguarda il mondo digitale e, soprattutto, mi piace indagare sulle possibilità di relazione che i diversi strumenti digitali ci mettono a disposizione.