Nel 2020 il mondo dell’intrattenimento ha sperimentato una realtà totalmente nuova dovendo chiudere teatri, cinema e non potendo organizzare eventi, festival o concerti dal vivo. Per la prima volta è stata sperimentata una condizione di distanziamento sociale che ha colpito sia gli artisti che non hanno potuto più far affidamento sul proprio pubblico, sia agli operatori del settore che non potevano lavorare, sia i fan che, relegati a casa, sentivano il disagio di non potersi recare insieme ad eventi e performance.
Sommario
Primi concerti solidali
Durante il primo lockdown molti artisti hanno organizzato concerti da casa per compensare la distanza, rimanere vicini ai propri fan e organizzare eventi solidali. I musicisti suonavano insieme dalle loro abitazioni cercando di ricreare l’atmosfera di un concerto live nonostante la lontananza. Con il passare dei mesi, considerando il perdurare della pandemia, il mondo della musica si è riunito nella ricerca di nuovi modi per mantenere gli spettacoli di musica dal vivo che rappresentano un momento sociale importante con i loro riti e il loro senso di aggregazione per i giovani ma non solo. Basta pensare al profondo senso di comunità, alla sensazione di condivisione e di appartenenza dei fan che seguono i loro cantanti o gruppi durante i loro tour. Ad aprile 2020 Lady Gaga ha curato un evento organizzato dall’Oms che ha riunito star della musica, del cinema e della tv in uno show “One World Together at Home” per raccogliere fondi a sostegno degli operatori sanitari in prima linea contro la lotta del virus.
I primi concerti in streaming ricalcavano eventi passati come come Live Aid al Wembley Stadium nel 1985, o come quelli organizzati in Italia dal tenore Pavarotti, Pavarotti and friends, ed erano pensati come eventi solidali o per raccogliere fondi per progetti di supporto e solidarietà.
Questi concerti però, dovevano necessariamente essere affiancati a eventi differenti per sostenere gli operatori della musica e gli artisti che non potevano più contare sulle entrate garantite dalla vendita dei biglietti per le performance dal vivo.
L’industria musicale e gli artisti: come sopravvivere
L’industria musicale e gli artisti ricavano la maggior parte dei propri introiti dai tour piuttosto che dalle vendite di dischi e quindi non era realistico pensare a lungo termine che si potesse supportare artisti e addetti ai lavori senza monetizzare gli eventi. I dati vengono evidenziati dal Wall Street Journal che considera questa nuova realtà registrando dati significativi per l’anno appena trascorso: prima dell’inizio della pandemia il mercato dei concerti dal vivo aveva un fatturato complessivo di 23,5 miliardi di dollari, nel 2020 è passato a soli 6,3 miliardi. La possibilità di registrare un concerto live e poi ricavarne un disco è sempre stata un’opzione utilizzata dai musicisti che così potevano immortalare un evento speciale nel tempo.
Con il perdurare delle restrizioni si è reso necessario un cambio di strategia visto che le previsioni sull’organizzazione e creazione di eventi con grandi folle non erano positive. Si è pensato quindi di organizzare concerti live in streaming che potevano essere registrati e poi caricati sui social o visti in tempo reale.
In un primo momento le piattaforme utilizzate sono state Instagram, Facebook e Youtube con un forte incremento anche di Twitch di Amazon che ha visto una crescita del 74% di utenti e 17 milioni di ore di live streaming musicale. Questa piattaforma ha deciso di investire sui contenuti di musica dal vivo, genere relativamente nuovo per loro che nascono come piattaforma streaming di videogiochi. Per questo è stata introdotta anche una nuova funzionalità in Amazon Music che consente agli artisti di sponsorizzare le proprie dirette e di collegarsi direttamente dall’applicazione.
Concerti live in streaming
I concerti live in streaming non sono una novità del 2020 perché già ampiamente utilizzati in Australia per risolvere i problemi logistici dovuti dalle distanze geografiche. Nel 2019 i Coldplay hanno deciso di dare il via a concerti live streaming per promuovere il loro nuovo album “Everyday Life” come scelta ambientalista, visto l’impatto negativo di un tour e dei concerti dal vivo.
La crescita è strettamente legata agli sviluppi tecnologici e per questo artisti emergenti, spiega Mark Daman Thomas, hanno deciso di utilizzare internet come strumento per compensare la saturazione del mercato, le difficoltà organizzative di un tour e l’impossibilità di accedere a spazi fisici di performance rappresentati da piccoli locali che stanno ormai scomparendo. Grazie al live streaming questi cantanti hanno ottenuto un reddito stabile ma sono preoccupati che le loro performance non siano percepite come autentiche e spontanee. Durante un live streaming si sente la mancanza di un indicatore tipico della performance dal vivo, e cioè la co-presenza spaziale e l’interazione con i fan, ma questa viene compensata con l’intensità della connessione tra l’artista e il suo pubblico. Il musicista parla della relazione profonda che si può instaurare con la propria audience coinvolgendola nel “Process as performance” che documenta, mostra e condivide con loro le varie fasi del processo creativo musicale.
Pay per view e piattaforme
Per organizzare un concerto i costi sono significativi e per questo motivo alcuni artisti si sono appoggiati a piattaforme che gestiscono la partecipazione dei fan pagando un biglietto.
Ad esempio Patreon è una piattaforma che permette ai fan di seguire i contenuti esclusivi di brani inediti, di far parte di sessioni interattive di domande e risposte con i priori artisti sottoscrivendo un abbonamento mensile con diversi livelli di accesso a seconda dei contenuti aggiuntivi.
Una buona piattaforma che offre concerti live deve garantire un’alta risoluzione dei video, non avere limiti di accesso online, assicurare i diritti degli organizzatori utilizzando servizi white label video player per far risaltare gli sponsor dell’evento, la privacy degli utenti che si registrano, la sicurezza nella gestione dei pagamenti online e analytics per valutare l’impatto dell’evento.
I dati statistici raccolti permettono di focalizzare il tipo di utenza che usufruisce di quel particolare concerto in streaming e permette quindi di migliorare l’organizzazione di eventi futuri. Per questo è fondamentale identificare non solo il numero di visualizzazioni ma anche la provenienza geografica, la permanenza nella piattaforma, l’utilizzo delle social reaction e gli incassi, anche futuri, all’auto-archiviazione del concerto e della riproposta come servizio on demand.
Esistono piattaforme per esibire concerti in live streaming come Facebook Live e Instagram Live che, per quanto siano più accessibili a tutti, non assicurano performance di alta qualità ma possono garantire un contesto più intimo.
Nel sito di Stagelt, che si definisce “online venue” per distinguersi dalle altre piattaforme, vengono messi in risalto i tre capisaldi delle nuove piattaforme sia che prevedano un abbonamento mensile sia che contemplino l’acquisto di un singolo evento: concerti dal vivo di qualità, con contenuti interattivi che permettano un dialogo online tra i performer e i fan e infine la monetizzazione. Nel sito viene messo in risalto il fatto che coloro che pagano per il concerto aiutano un artista a finanziare il suo prossimo album o a creare eventi di supporto ad un ente di beneficenza.
La piattaforma pay per view LiveNow, per esempio, offre spettacoli live da tutto il mondo senza bisogno di un abbonamento. Permette di assistere a concerti ma anche ad eventi sportivi come partite di calcio, rugby o boxe, stand up comedy, lezioni di fitness e meditazione. LiveNow è visibile da browser o da app gratuita. Per vedere un avvenimento in tv, LiveNow si appoggia ad altri device esterni come Chromecast o Amazon Fire Tv.
La modalità Watch Together, a disposizione delle persone che hanno acquistato un biglietto per un evento, offre la possibilità di creare una stanza privata dove videochiamare un massimo di tre amici che condividono i contenuti live.
In Italia la piattaforma Shaa permette di gestire eventi online raggiungendo fino a 1 milione di utenti contemporanei. Pensata per gestire appuntamenti interattivi e eventi digitali sportivi, di cronaca, aziendali, corsi online, si propone anche per gestire in ogni parte del mondo anche concerti. Si tratta solo di un esempio delle tante piattaforme che si stanno organizzando per gestire anche concerti di musica dal vivo anche se per accontentare i fan musicali dovranno incrementare specifiche interazioni per coinvolgere il mondo degli appassionati.
A-Live è tra le piattaforme solo di musica che hanno avuto un significativo sviluppo a cavallo tra il 2020 e il 2021.
Gli artisti hanno la possibilità di organizzare dei tour virtuali definendo non solo le date ma anche le città dove verrà virtualmente tenuto l’evento per dare l’opportunità ai fan di interagire in video chat esclusive.
La piattaforma garantisce la presenza di social buttons che permettono agli spettatori di apparire durante l’evento: dal like classico alla possibilità di un tasto lighter per accendere un accendino virtuale.
Tra le altre possibilità offerta da questa piattaforma è presente il pulsante text per la condivisione di commenti ed emozioni ma anche di partecipare alla scenografia del palco dell’evento con il proprio selfie.
Scelte future per creare eventi live
Il ritorno alla normalità non pare essere a portata di mano e quindi si rendono necessarie nuove scelte strategiche sia da parte degli artisti sia da parte degli organizzatori di eventi.
Come sosteneva Julian Pfister, imprenditore che gestisce una società di biglietti online all’inizio del 2020, il problema che si è posto inizialmente agli artisti è stato quello di gestire la biglietteria online sia definendo il prezzo corretto sia cercando di garantire una tecnologia adeguata per registrare le vendite e ridurre il rischio di pirateria. Per questo e per offrire performance con audio di alta qualità risulta fondamentale scegliere piattaforme adeguate che rendano il live streaming un evento unico e irripetibile.
Peter Tourin, vicepresidente delle vendite di Mandolin, considera i concerti live streaming una realtà che affiancherà nel futuro i concerti dal vivo perché le piattaforme offrono ai fan un modo diverso di vedere e supportare i loro artisti. Grazie ad un sondaggio nella piattaforma è stato possibile rilevare che il 91% delle persone che hanno assistito a un live streaming nel 2020 pensa di continuare a usufruire di questa modalità anche quando torneranno i concerti dal vivo. Per Tourin questa particolare esperienza offre ai fan un modo diverso di coinvolgimento grazie anche agli incontri digitali con i propri beniamini.
Si tratta quindi di un’opportunità che gli artisti devono cogliere dando risalto anche alla promozione di eventi in live streaming.
Le soluzioni sono molte e già pubblicizzate sia dalle piattaforme sia dal web che consiglia strategie per l’organizzazione di eventi.
Il concetto di qualità e unicità della performance è un must irrinunciabile tanto che è auspicabile creare concerti per specifiche aree geografiche durante i quali i cantanti creano delle occasioni per incontrare quei specifici fan di quel determinato paese inserendo oggetti, immagini o racconti legati ai tour in quel paese.
Gli artisti possono trarre vantaggio creando eventi esclusivi dove i fan possono essere coinvolti nella scelta della loro canzone preferita, pubblicando nei social media una performance pre-spettacolo per incoraggiare i fan a condividere l’evento e pubblicizzarlo, ottenendo così biglietti gratuiti o upgrade VIP.
Le sessioni live devono proporre più applicazioni rispetto a semplici emoticon o like come la possibilità di interagire durante lo spettacolo, chattare online, partecipare a sondaggi ma soprattutto con sessioni post concerto.
I fan apprezzeranno una sessione dal vivo di domande e risposte o “Chiedimi qualsiasi cosa” oppure avere un appuntamento virtuale per un caffè esclusivo per un piccolo gruppo. Nella logica dell’intrattenimento vengono comprese anche jam session e lezioni di musica dove il cantante o il gruppo spiega come è nata una determinata canzone e come eseguirla.
Il concerto live con l’atmosfera delle luci e dei suoni, la performance degli artisti, l’eccitazione delle persone che si trovano vicine al palco, gli applausi, le grida e la possibilità di cantare insieme è, e rimane, un’esperienza irripetibile. Molti addetti ai lavori nonché studiosi della musica dal vivo sono convinti che non potrà essere soppiantato dai concerti in streaming. Si tratta di considerare l’opportunità di affiancare queste due offerte rendendole ugualmente interessanti per il pubblico dei fan.
Va detto che durante un concerto live, le persone erano molto curiose, poiché non sapevano nulla della performance a parte alcune canzoni della scaletta se il concerto presentava un nuovo disco. La campagna pubblicitaria per un live streaming introduce nuove regole perché si deve convincere il pubblico a pagare per “stare a casa” quindi è frequente la strategia di anticipare e condividere con i fan informazioni sul concerto. Si consideri ad esempio il concerto di Ultimo al Colosseo su LiveNow in preparazione del quale il cantante ha condiviso informazioni con i suoi fan informandoli che sarebbe stato solo al pianoforte.
Difficilmente sarà possibile organizzare grandi tour in anfiteatri o agli stadi e inoltre sarà problematico per le persone spostarsi e seguire i concerti fuori dal proprio paese. Bisogna inoltre considerare che questa pandemia ha influito negativamente anche nel budget a disposizione di ogni famiglia. I concerti nelle piattaforme potranno essere utilizzati anche in futuro proprio perché permettono ai fan di seguire i propri artisti in una performance comunque live, sia in caso di presenza di overbooking sia perché impossibilitati a sostenere i costi di una trasferta e del biglietto.
Gli artisti avranno a disposizione più strumenti per garantire le loro entrate e stanno già cogliendo questa opportunità. La proliferazione di queste piattaforme che permettono un modello alternativo di business dal 2020, confermano il trend di crescita di un nuovo modo di proporre eventi.
Autrice
Sono Eleonora Banzato, ho 23 anni e sono nata a Padova.
Nel 2020 mi son laureata in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Padova e nello stesso anno ho iniziato il mio percorso di magistrale al corso di Web Marketing & Digital Communication presso lo IUSVE di Venezia.
Sono particolarmente appassionata al mondo e all’organizzazione dei concerti perché amo la musica e l’energia che si percepisce durante i concerti live.
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Sitografia
Mandolin https://partners.mandolin.com/
Patron technology https://www.patrontechnology.com/virtual-events/music