Una struttura sociale che ha regolamentato i rapporti umani per secoli, e che oggi si è evoluta in seguito all’evoluzione della comunicazione digitale, è la comunità locale: un’organizzazione collettiva molto importante per la storia italiana.
Tra XI e XIII i Comuni, sopratutto nel territorio dell’Italia centro-settentrionale, si sono sviluppati con un’autonomia molto più ampia rispetto al resto dell’Europa. Un sistema basato sull’organizzazione e sulla collaborazione di un apparato giuridico, uno militare e un altro commerciale: una coesione che si è trasformata in una struttura sociale molto forte per i suoi abitanti.
La presenza di molti Comuni piccoli, cioè sotto i 5000 abitanti, ha favorito questa dinamica sociale. Pensiamo alle comunità montane, un tempo isolate a causa della loro posizione geografica, e ai rapporti interpersonali che sono diventati un comportamento radicato nel loro modo di vivere. Gli abitanti dello stesso paese, dagli anziani ai bambini, crescono come un unico tessuto sociale e spesso le loro attività quotidiane sono finalizzate al benessere e alla crescita del territorio. Si tratta di una peculiarità presente ancora oggi, in quanto questo modo di concepire il valore di comunità viene tramandato di generazione in generazione.
In generale, attraverso documenti storici e con la testimonianza delle persone anziane, si può fare una riflessione importante. Fino alla seconda metà del Novecento, in Italia il centro della socialità era la piazza e all’interno del Comune di residenza erano presenti tutti i servizi necessari. Di conseguenza la socialità veniva vissuta per la maggior parte del tempo nel proprio territorio, instaurando un sistema di relazioni interpersonali basato sulla conoscenza e sull’aiuto reciproco.
Un concetto di comunità locale dunque molto forte, fondato su un sistema di valori condivisi e sul senso di appartenenza: ne consegue che l’individuo si riconosce soltanto se rapportato al suo tessuto sociale di riferimento. Infatti, molto spesso gli individui di queste comunità nel loro tempo libero si dedicano ad attività legate alla promozione e al benessere del territorio come le associazioni di beneficienza, le associazioni sportive, i gruppi di volontariato per la scuola oppure per la Chiesa. Questo rafforza il legame con il luogo in cui si vive, con le persone che lo abitano e con coloro che in futuro lo abiteranno.
In generale, il Comune diventa parte dell’identità del singolo.
Sommario
Sentirsi parte di una comunità
Per l’individuo l’appartenenza ad un gruppo è importante favorisce in senso di integrazione con persone con cui condividono valori, abitudini e interessi. Il senso di legame con la propria comunità di riferimento si collega al concetto di orgoglio, inteso come stima e fiducia nei confronti di qualcosa a cui si ha contribuito e si contribuisce. In questo caso, alla crescita e all’affermazione di un buon posto in cui vivere: per sé, per i propri concittadini e per le generazioni future.
La lingua, la letteratura, lo sport, la musica e l’arte fanno parte dell’identità culturale di un determinato luogo da conservare, con il fine di rendere ciascuna peculiarità un punto di forza. Il patrimonio artistico e sociale dunque offre al cittadino un motivo per essere orgoglioso del proprio territorio e gli fa desiderare di essere parte attività della comunità affinché la coesione del gruppo sociale sia un tratto distintivo del luogo.
Società complessa ed Enti Pubblici
L’efficacia e l’efficienza dei servizi territoriali sono una caratteristica fondamentale per gli abitanti di ogni paese, in quanto determinano la soddisfazione e la qualità della vita. Ci riferiamo così alla Pubblica Amministrazione, ovvero l’insieme delle attività che hanno il fine di perseguire gli interessi pubblici dal punto di vista sociale, sanitario, giuridico e lavorativo.
La società odierna è più complessa rispetto alla società in cui le piccole comunità locali hanno costruito il loro peculiare modo di vivere i rapporti, per questo c’è bisogno di un sistema burocratico efficiente che aiuti le persone a gestire in maniera ottimale i diversi aspetti della quotidianità. Nelle piccole comunità locali invece, ogni cittadino contribuiva sulla base delle sue abilità lavorative ad aiutare le altre persone. Vigeva così un sistema in cui non c’era bisogno di un’entità organizzata, in quanto ogni membro del gruppo aveva un ruolo e ogni paese aveva il suo equilibrio.
Negli anni c’è stata una costante evoluzione della società e ultimamente, a seguito della digitalizzazione, ogni settore ha dovuto adattarsi e integrare le nuove tecnologie all’interno dei processi produttivi. Anche la Pubblica Amministrazione, per adattarsi a questo cambiamento e facilitare il servizio agli utenti, deve fare dell’evoluzione digitale un punto di forza.
In Italia questo processo sta procedendo lentamente, impedendo così ai cittadini di usufruire di un servizio in maniera moderna ed efficace. I procedimenti burocratici sono spesso lunghi e complessi da gestire, per questo i cittadini sono favorevoli alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in modo da ottenere la semplificazione della pratiche, la velocità delle risposte e una maggiore trasparenza.
Si tratta di un percorso ancora lungo da fare e, per comprendere i cambiamenti che possono essere apportati, vediamo qualche esempio pratico.
La Carta d’Identità Elettronica
Nel 2015 è stata introdotta la carta d’identità elettronica, uno strumento che oltre ad avere il ruolo primario di documento identificativo, permette di avere accesso a degli strumenti digitali, relativi alla sfera privata, mantenendo un elevato livello di sicurezza per le informazioni sensibili.
L’obiettivo di questa innovazione è semplificare il rapporto fra gli enti statali e i cittadini. Infatti, l’uso della CIE consente di avere un’unica soluzione per accedere a una molteplicità di portali, invece del classico sistema di credenziali diverse per ogni sito.
Dal punto di vista pubblico, il cittadino può usufruire di vari servizi. Può accedere alla sua area personale dell’INPS e verificare la sua situazione contributiva, richiedere i bonus del Governo, svolgere pratiche per l’Agenzia delle Entrate e richiedere istanze al Comune di residenza.
Un servizio efficiente aumenta la fiducia del cittadino nei confronti degli enti pubblici. Per garantire questa condizione, è bene che venga preso atto dell’importanza della modernizzazione dei servizi.
I vantaggi
La CIE garantisce un livello elevato di sicurezza, in quanto riconducibile al soggetto titolare, per questo diminuisce il rischio di illeciti come il furto d’identità e la sostituzione di persona. Viene così utilizzata anche per le attività bancarie e finanziare, le attività legate agli investimenti, ciò che concerne l’energia e le telecomunicazioni.
L’accesso ai servizi con la carta d’identità elettronica per il cittadino è:
- Sicuro, in quanto tutela i dati sensibili relativi alla persona
- Più semplice e veloce, poiché ciascuna attività si può effettuare da remoto invece di recerai agli sportelli
- Efficace per la user experience, dal momento che i dati possono essere generati automaticamente e quindi rende più gradevole il procedimento
Dunque, possiamo dire che non si tratta soltanto di un documento identificativo. È uno strumento pensato per semplificare e rendere più personalizzata l’esperienza di ciascun cittadino con la Pubblica Amministrazione, facendo così in modo che grazie alla digitalizzazione anche i procedimenti più lunghi siano alla portata di tutti in ogni momento.
Il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale
Con la parola SPID facciamo riferimento al Sistema Pubblico per l’Identità Digitale, promosso dal Governo, per consentire ai cittadini e alle imprese di accedere con un unico login ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Lo scopo finale, come per la carta d’identità elettronica, è agevolare i rapporti tra gli enti pubblici e la comunità.
A gestire questo sistema sono delle aziende private, accreditate dall’AgID per la fornitura del loro servizio di identità digitale, così i cittadini e le imprese hanno la possibilità di scegliere a quale gestore fare affidamento.
Si tratta di uno strumento che consente, a chi ne fa uso, di non dover ricorrere a delle credenziali differenti per ogni piattaforma. Un sistema identificativo e sicuro che si utilizza nella maggior parte dei siti della Pubblica Amministrazione.
I vantaggi
Con lo SPID si accede ai servizi dell’INPS come la pensione o la disoccupazione, all’Agenzia delle Entrate per burocrazia come la pre-compilazione del modello 730 o il pagamento delle tasse, all’area riservata del Comune di residenza per il pagamento le tasse come l’Imu, l’ICI o la Tasi.
Durante la pandemia di Covid-19 si è registrato un aumento notevole di persone che si registrano a SPID. Questo in quanto le misure per contrastare la crisi, emanate dal Governo, potevano essere godute dai cittadini tramite il sistema di AgID. Si pensi al bonus per le vacanze, al bonus per i centri estivi e per la baby sitter e così via: i cittadini ne avevano bisogno.
Per quanto riguarda le fasce d’età, ci sono dei dati interessanti. Il 100% dei giovani, con un’età compresa fra i 18 e i 24 anni, possiede l’identità SPID; invece, sopra i 75 anni sono 1,7 milioni di cittadini ad averlo attivo. Un dato in crescita del 71%, rispetto al 2021, per la fascia d’età più anziana. L’utilizzo sempre più diffuso di questo strumento, quindi, rende evidente l’importanza della digitalizzazione dei servizi pubblici a favore dei cittadini.
A partire dal 2021 inoltre alle Pubbliche Amministrazioni non è più concesso fornire delle credenziali proprietarie. L’identità digitale dunque, intesa come SPID e come CIE, è l’unico modo per accedere ai servizi degli enti pubblici.
Grazie a questa decisione si favorisce un rapporto di fiducia basato sull’efficienza e la semplificazione delle procedure burocratiche e si tutelano i dati sensibili di cittadini privati e aziende.
Conclusioni
La Carta d’Identità Elettronica e il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale sono un esempio di come il progresso della comunicazione digitale rappresenti un punto di forza da utilizzare per garantire ai cittadini affidabilità e comprensione. Questi sistemi digitali consentono di tutelare la privacy e rispondono a una delle esigenze più importanti dei cittadini: la semplificazione dell’apparato burocratico.
Grazie ai sistemi digitali l’utente può effettuare richieste o azioni di diversa natura da qualsiasi luogo, invece di recarsi allo sportello, e con un unico codice identificativo si accede a ogni servizio.
In una società complessa come quella in cui viviamo è importante avere delle strutture pubbliche organizzate che garantiscano la massima efficienza ai cittadini, in modo tale da creare soddisfazione in questi ultimi e renderli orgogliosi del Paese in cui vivono. Come è stato detto all’inizio, il senso di appartenenza a un luogo fa riferimento a valori profondi ed è per questo che lo Stato è tenuto ad assicurare la qualità della vita.
Un individuo legato alla sua terra e alla sua comunità si impegna ogni giorno per accrescere il benessere di quest’ultima, promuovendola positivamente anche all’esterno e assicurando alle future generazioni un buon posto in cui vivere. Sono proprio le comunità locali a essere profondamente legate, per questioni storiche e socioculturali, al concetto di valori condivisi e unione.
Il progresso della comunicazione digitale deve essere visto come un potenziale da sfruttare per rafforzare il senso di orgoglio dei cittadini.
Sitografia
https://www.doxee.com/it/blog/digital-marketing/pubblica-amministrazione-e-marketing/
Autore
Sono Camilla Zanella, laureata in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Verona e attualmente studentessa del corso di Web marketing & digital communication all’Istituto Universitario Salesiano Venezia, nella sede di Verona. Sono una persona curiosa e alla costante ricerca di nuovi stimoli: mi piace fare di ciascuna esperienza di vita un punto di partenza per imparare cose nuove da applicare al mio lavoro in futuro.
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