Sommario
Introduzione
Negli ultimi decenni, il progresso tecnologico ha rivoluzionato in modo significativo la società umana. Con l’avvento di Internet e dei Social media, il modo in cui le persone interagiscono e si relazionano tra di loro ha subito un drastico cambiamento.
Si potrebbe parlare da subito dei miglioramenti e dei benefici che le nostre vite possono sfruttare grazie ad una sempre più efficace connessione virtuale o dei risultati di questa evoluzione che si possono osservare nelle nostre vite quotidiane.
Una delle conseguenze più rilevanti di questa trasformazione è lo sdoppiamento dell’identità, che si manifesta nella coesistenza di una vita reale e di una vita virtuale.
Per comprendere appieno il fenomeno dello sdoppiamento dell’identità, è fondamentale fare riferimento a enciclopedie e testi scientifici di sociologia e di psicologia che analizzano l’impatto delle nuove tecnologie sulla società contemporanea. Secondo l’enciclopedia Britannica, l’identità può essere definita come “un insieme di caratteristiche che definiscono un individuo o un gruppo e lo distinguono dagli altri”.
La teoria sociale ci insegna però che l’identità non è un concetto statico, ma si evolve in relazione ai contesti sociali in cui ci troviamo immersi.
Secondo Treccani, “Internet è stata celebrata come il luogo utopico di uno spazio sociale dove età, genere ed etnia risulterebbero infinitamente riscrivibili, consentendo al soggetto di sperimentare forme postmoderne di identità fluida e multipla”, definizione che riprende il concetto di “Modernità liquida” del sociologo polacco Zygmunt Bauman.
Uno dei contributi chiave alla comprensione del fenomeno dello sdoppiamento dell’identità è dato dalla “teoria dell’identità sociale” sviluppata da Henri Tajfel e John Turner. Questa teoria sostiene che le persone tendono a definire la propria identità in relazione all’appartenenza a gruppi sociali. Questi gruppi possono essere basati su caratteristiche come l’età, il genere, l’etnia o gli interessi comuni. Nella dimensione virtuale, i social media e le piattaforme online offrono l’opportunità di creare e partecipare a una moltitudine di comunità virtuali, in cui le persone possono esprimere e sviluppare diverse identità.
La costruzione dell’identità online
“Molte persone cominciano recitando un ruolo totalmente differente dal Sé reale, ma è inevitabile che ognuno finisca per portare qualche aspetto della propria personalità nel suo personaggio”.
“Follow the White rabbit”
Matrix
Cercando di creare un quadro di quanto detto fino ad ora, si può dire che l’uomo di per sé possieda 2 tipologie di identità: quella individuale, derivata da azioni e comportamenti propri che caratterizzano la personalità; e quella sociale, l’idea che le persone di fanno di noi.
Con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e delle tecnologie o reti di connessione virtuale si è venuta a creare una frammentazione ulteriore che ha generato il concetto di identità digitale che si mescola inevitabilmente ai primi 2 concetti.
Sia l’identità individuale che quella sociale vengono traslate online quando accediamo alla rete tramite l’uso di un social network, cambiando talvolta forma.
Il sociologo e filosofo Z. Bauman (2010) ha tentato di spiegare il cambiamento in atto usando la metafora della “Modernità liquida”, caratterizzata dallo smantellamento delle sicurezze e certezze, per lasciare spazio ad una vita liquida sempre più frenetica e mutevole.
Vediamo quindi che il rapporto tra identità reale e identità virtuale non è sempre lineare. Alcuni studiosi hanno evidenziato che il mondo online può permettere uno sdoppiamento dell’identità, in cui le persone assumono ruoli e identità diverse da quelle che esprimono nella vita reale.
Questo fenomeno, conosciuto come “deindividuazione online”, può portare a comportamenti anonimi e disinibiti, che si discostano dal normale comportamento offline.
Questo concetto ha portato allo sviluppo dell’idea di un’identità “usa e getta”, ovvero che viene costruita di volta in volta a seconda delle situazioni in cui si trovano gli individui, lo vediamo spesso nell’utilizzo dei social network.
Spaccatura o Ambivalenza?
Una scissione di questo genere tra reale e virtuale, ha portato nel nostro modo di comportarci e relazionarci con altri individui ad un alleggerimento sempre più consistente del peso affidato alla propria identità reale e alle relazioni che intratteniamo concretamente, ritenendo più sicuro rifugiarsi in comportamenti uniformi e superficiali online.
È innegabile che i social network ricoprano ora come ora un ruolo fondamentale per i singoli individui e per i gruppi di persone (le comunità e la società in generale), consentendo di essere perennemente interconnessi e metterci nella posizione di essere sempre raggiungibili dagli altri.
Questo sarà un vantaggio o potrò creare una crepa nella nostra persona?
Il concetto di identità digitale può esser
e visto da entrambi i lati della medaglia:
Da un lato, questo modus operandi può portare ad un graduale distaccamento dalla realtà effettiva delle relazioni ed alla perdita del senso di empatia intrinseco dei rapporti del mondo reale, con conseguenti crisi d’identità e causando una sorta di alienazione, dovute alla troppa libertà e al mondo virtuale sconfinato.
Dall’altro lato, i Social Network svolgono funzioni importanti per l’identità individuale come l’estensione della propria rete sociale e l’espressione e potenziamento di sé stessi che sono frutto del bisogni di appartenenza e di autostima.
La rete internet può diventare quindi un laboratorio di identità, offrendo sia l’opportunità di costruire nuove identità sia di sperimentarle, senza rischi eccessivi. E’ possibile costruire un sé vago e con caratteristiche appena accennate, di cui sbarazzarsi velocemente, ma è anche possibile inventare identità complete e delineate la cui vita virtuale è importante tanto quanto quella reale. Quindi la rete può essere vista anche come potenzialità per scoprire aspetti repressi o inediti del sé, per appropriarsi in un mondo protetto di competenze da esportare poi nel mondo reale.
L’impatto dell’identità online sulle relazioni interpersonali
L’identità online può influenzare le relazioni interpersonali in vari modi.
Ad esempio, le persone possono sentirsi più sicure nell’esprimere le proprie opinioni e sentimenti online, potendo nascondersi dietro uno schermo. Tuttavia, questa libertà può anche portare a comportamenti aggressivi o di scherno verso le altre individualità. Inoltre, la discrepanza tra l’identità online e quella offline può influenzare la fiducia e la stabilità delle relazioni, poiché gli altri potrebbero percepire una mancanza di autenticità o coerenza.
Casistiche specifiche derivano direttamente da questi frangenti, come per esempio il cyberbullismo o le molestie virtuali, si possono inoltre citare anche atteggiamenti di emulazione incontrollata di quello che viene visto sulle piattaforme, che spesso e volentieri può sfociare in tragedia.
Un mondo complesso e semplice allo stesso tempo con all’interno infinite possibilità ma anche altrettanti ostacoli.
Sfide e criticità
Lo spostamento dell’identità online e delle relazioni sui social network non sono quindi esenti da sfide e criticità.
La sociologia moderna si è concentrata sullo studio delle relazioni virtuali e dell’identità online, a supporto di questo scenario appena delineato vediamo come le possibili interpretazioni in campo scientifico siano diverse e contrastanti ma rimanendo valide.
La sociologa Sherry Turkle, autrice del libro “Alone Together: Why We Expect More from Technology and Less from Each Other”, mette in evidenza le sfide legate all’identità online e al rapporto tra relazioni reali e virtuali ed espone come il nostro approccio con la tecnologia e il digitale stia mutando la nostra concezione di legame e il nostro rapportarci con gli altri.
Turkle sostiene che l’abuso delle interazioni virtuali può portare a una riduzione della qualità delle relazioni umane e della comunicazione autentica. In questo contesto, è fondamentale trovare un equilibrio tra la nostra vita online e offline, al fine di preservare e coltivare le relazioni reali che arricchiscono la nostra esistenza.
Altri autori come Manuel Castells, sociologo spagnolo autore di “Network society”, hanno analizzato l’impatto delle tecnologie digitali sulle relazioni umane e sul concetto di identità. Nel suo lavoro “The Internet Galaxy: Reflections on the Internet, Business, and Society”, Castells esplora la costruzione dell’identità online e la formazione di comunità virtuali. Egli afferma che le relazioni virtuali possono fornire un senso di forte appartenenza e di partecipazione sociale data l’infinita grandezza del mondo digitale, ma allo stesso tempo possono essere superficiali e volatili e quindi risultare banali.
È importante dunque notare che lo sdoppiamento dell’identità non implica necessariamente una separazione netta tra il mondo virtuale e il mondo reale. In realtà, le due sfere si influenzano reciprocamente. Le relazioni virtuali possono avere un impatto significativo sulla nostra identità reale, influenzando il nostro modo di pensare, agire e relazionarci con gli altri. Allo stesso tempo, le nostre esperienze nella vita reale possono modellare la nostra identità virtuale e le relazioni online che sviluppiamo.
Conclusioni
In conclusione, lo sdoppiamento dell’identità è diventato una realtà evidente nel contesto della società digitale odierna. Attraverso studi approfonditi, siamo in grado di analizzare le complesse dinamiche tra identità reale e virtuale. Pur offrendoci nuove opportunità di espressione e connessione, l’identità virtuale può comportare sfide significative nel mantenimento di relazioni autentiche e nel bilanciamento tra la vita online e offline.
È fondamentale che esploriamo in modo critico questo fenomeno e lavoriamo per sviluppare un equilibrio sano tra le due dimensioni, preservando la nostra identità autentica e le relazioni reali che ci arricchiscono come esseri umani. Ciò può comportare la riflessione sui nostri valori e obiettivi personali e la creazione di una presenza online autentica che rispecchi appunto la nostra vera identità, questo per promuovere e favorire una maggiore consapevolezza di sé e sviluppare una coerenza tra le identità online e offline.
Inoltre, è fondamentale stabilire un equilibrio sano tra il tempo trascorso online e offline, dedicando attenzione alle relazioni e alle interazioni faccia a faccia.
La risposta più efficace allo sdoppiamento dell’identità è quella di considerare Offline e Online non come due mondi separati ma come un’unica realtà che permetta all’individuo di conoscersi e sperimentarsi.
Fonti, Bibliografia e sitografia
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https://dirittodellinformazione.it/false-identita-online-offline/
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Turkle S., Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri, Codice Edizioni, 2012
Autore
Mi chiamo Roberto Ariosto, sono laureato in Scienze della comunicazione all’Università di Verona, attualemte frequento il primo anno del corso di laurea magistrale Web Marketing e Digital Communication presso l’Istituto Universitario IUSVE, per potere, in futuro, fare di queste tematiche il mio campo lavorativo.
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