Oggi si fa un gran parlare di valute digitali, ma prima bisogna fare chiarezza su alcuni definizioni al fine di comprendere gli approfondimenti che seguiranno. La criptovaluta è una valuta digitale che utilizza la crittografia per proteggere e verificare le sue transazioni cronologicamente, registrandole in un registro decentralizzato e immutabile noto come blockchain. Ci sono circa 1.700 criptovalute e possono essere utilizzate come mezzo di scambio o un deposito di valore. Le criptovalute possono essere suddivise in due categorie: quelle supportate dalle proprie blockchain come Ethereum e Bitcoin (BTC), e quelle che sono costruite su altre blockchain, note anche come token. Un token è un’unità di valore emessa da un’organizzazione, accettata da una comunità e supportata da una blockchain esistente. I token sono solo un sottoinsieme di criptovalute che sono costruiti sopra altre blockchain.
Le valute digitali, come ad esempio il Bitcoin (BTC), sono soggette a cambiamenti di valore significativi nel corso di una singola giornata. Nel mese di giugno 2023 la differenza tra il valore massimo e quello minino nel giorno 5 è stato del – 6,2% mentre il 21 è stato + 8,6%.

Questa l’instabilità può generare incertezza, rimpianto per non aver colto una opportunità oppure la paura di perdere quote rilevanti del proprio capitale. In questo scenario attuale la fiducia degli investitori vacilla fortemente sopratutto quando realtà come FTX, in meno di 10 giorni passando da un valore di 32 miliardi all’insolvenza, viene spontaneo farsi le seguenti domande: come è cambiato quindi il settore e le dinamiche rispetto agli ideali originali per cui sono nate le criptovalute? Come gli investitori possono essere tutelati? 

Case Study: FTX

FTX, Futures Exchange, era un servizio di compravendita di criptovalute tra i più grandi al mondo e conosciuto soprattutto negli Stati Uniti. Nasceva dalla volontà del trentaduenne originario di Stanford, classe 1992, Sam Bankman-Fried conosciuto anche con le sue iniziali SBF.  Figlio di due professori di giurisprudenza della prestigiosa università californiana Stanford Law School, si è laureato in fisica e matematica al Massachusetts Institute of Technology nel 2014.

L’inizio della sua carriera lavorativa lo vede coinvolto dapprima in scambi di fondi d’investimento quotati in Borsa e solo in un secondo momento, verso la fine del 2017, operare nel trading di criptovalute specificamente legate al mercato giapponese. A novembre dello stesso anno, a soli 25 anni, fonda la società di trading quantitativo Alameda Research e due anni dopo, nel 2019, la FTX. 

FTX raccoglieva più di un milione di cliente grazie alla facilità di navigazione nella sua applicazione ed offriva anche una serie di strumenti di trading che molti altri exchange di criptovalute non offrivano. Il progetto del giovane e carismatico SBF, prevedeva anche attività filantropiche, con donazioni di ingenti capitali provenienti dal proprio patrimonio personale, per cause ritenute rilevanti come: il cambiamento climatico, il benessere degli animali, la gestione e la prevenzione delle future pandemie. Si dedicò attivamente anche alla scena politica, diventando il secondo più grande finanziatore del Partito democratico statunitense, dopo George Soro.

Il crollo di FTX nel novembre 2022.

Tutto è iniziato con un articolo di CoinDesk in cui si mettevano in luce alcune situazioni poco chiare sul bilancio di Alameda Research, società di trading di criptovalute co-fondata nel settembre 2017 da SBF e Tara Mac. Subito dopo Binance, che è il più grande exchange di criptovalute al mondo per volume di trading, (scambi giornalieri di 76 miliardi di dollari) mostrava preoccupazione per la salute dell’exchange FTX e vende tutte le criptovalute nativa di FTX.
Come risposta, SBF ha cercato di rassicurare i clienti che FTX l’exchange stava “bene”, ma i clienti non ne erano convinti e nel primo fine settimana di novembre, gli utenti di FTX hanno ritirato circa 6 miliardi di dollari di fondi, trasferendoli su altri exchange. Questo ha indotto ancora più persone a prelevare solo per essere sicure. Quando poi i prelievi sono stati bloccati si è capito che la situazione era giunta ad un punto di non ritorno. Neppure la dichiarazione di Binance di acquistare FTX, per tentare di salvaguardare e proteggere la società, gli investitori e di sottrarsi all’effetto domino previsto, ha rassicurato gli utenti. L’8 novembre, infatti, FTX ha ammesso che era finita e ha dichiarato di essere alla ricerca di un acquirente. La notizia ha portato ad un devastante crollo del prezzo di FTT e pochi giorni dopo SBF ha presentato istanza di fallimento.

Fu uno dei più grandi disastri abbattutosi nel mondo delle criptovalute al punto di paragonarlo al 15 settembre 2008, quando la banca Lehman Brothers dichiarò  bancarotta portando alla Grande Recessione. Da giovane e carismatico dalla personalità audace, SBF era chiamato a rispondere in aula di tribunale a una voragine da oltre 30 miliardi.

Quali saranno gli scenari futuri delle criptovalute?

fiducia riposta negli exchange. Sicuramente risulta molto più semplice fare trading mentre le valutazioni salgono e meno quando le valutazioni scendono, ma bisogna ricordare la ragione per cui nasce questo mercato: allontanarsi e distaccarsi completamente dalla necessità di delegare la gestione del proprio patrimonio a parti terze.

I servizi attuali, favoriscono un passaggio tramite un exchange al quale affidarci per la condivisione dei nostri dati personali e non una dinamica di scambio peer to peer, come era previsto alla nascita. Per far fronte a tale scenario risulta sempre più necessario, come buona pratica, spostare il proprio patrimonio dagli exchange e avere una buona conoscenza delle dinamiche che caratterizzano il mercato dei Bitcoin.
Si può citare in tal senso la strategia a lungo termine la DCA, con acquisti regolamentati in piccole quantità di asset, nel corso di un tempo dilatato e indipendentemente dal prezzo. I vantaggi che si delineano sono non dover seguire il market timing o correre il rischio di utilizzare inconsapevolmente tutti i fondi in un’unica soluzione in fase di rialzo. 

L’importanza della conoscenza e dello studio del mercato Bitcoin viene sottolineato anche da Leonardo Maria De Rossi, docente di Blockchain e cryptoasset all’università Bocconi. “Bisogna sempre ricordarsi che il mondo delle criptovalute nasce con il lancio di Bitcoin, che di fatto voleva essere proprio un’alternativa finanziaria incensurabile. Per farlo, Bitcoin è basato su un protocollo tecnologico totalmente decentralizzato e su una struttura organizzativa altrettanto decentralizzata. Ecco quindi che affidarsi a intermediari centralizzati come Coinbase tende ad essere incoerente con la visione iniziale”.

Altro aspetto contraddittorio che emerge dall’analisi interna del Devo Lab di SDA Bocconi, evidenzia come in realtà molti degli investitori sono presenti ed attivi per ragioni riconducibili solo a scopi speculativi, ben lontani dagli ideali inizialmente pensati.

La risposta giuridica al caso FTX? Crypto-Assets Regulation

Nell’Unione europea a regolare il mondo delle criptovalute, nft e altre attività correlate, a partire da luglio 2023, sarà il Market in Crypto-Assets Regulation.
La sua finalità ultima è quella di portare maggiore certezza volta a mitigare e diminuire i rischi all’interno del sistema finanziario, e per evitare la ripetizione di crolli come FTX. All’interno della normativa si fornisce la definizione di criptovalute dal carattere molto ampio, ponendo l’attenzione sulla “rappresentazione digitali di diritti o di valore che possono essere emessi, trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga”.
Si tratta quindi una visione non unicamente legata alla tecnologia attuale, ma anche alle tecnologie che si potrebbero verificare in futuro. 

Conclusioni

Le criptovalute, d’altra parte, sono emerse come un’alternativa decentralizzata alle valute tradizionali. Inizialmente concepite come mezzi di pagamento, le criptovalute si sono evolute nel corso del tempo e hanno trovato applicazioni in molti settori, inclusa la finanza decentralizzata.
Le soluzioni attualmente offerte sfruttano i propri asset crittografici per guadagnare interessi o partecipare a diverse attività finanziarie, senza intermediari tradizionali come banche o istituti finanziari. 

Tuttavia, è importante notare che il settore delle criptovalute è ancora in evoluzione e soggetto a rischi e incertezze. La volatilità dei prezzi, la regolamentazione in corso e le preoccupazioni per la sicurezza sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate. La fiducia è un elemento chiave per determinare le valute del futuro, sia che si tratti di valute tradizionali o criptovalute. Le criptovalute devono guadagnare fiducia tra gli utenti e dimostrare la loro utilità a lungo termine per consolidare la propria posizione nel panorama finanziario globale. Determinare il ruolo delle criptovalute nel futuro dei sistemi finanziari, risulterà sempre più difficile, sarà solo il tempo a definirlo. 

Sitografia

Biografia  

Sono Adele Degani, studentessa di 23 anni, laureata in Design della Comunicazione Visiva – Indirizzo Graphic Design presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino. Attualmente sono iscritta al corso magistrale di Web Marketing and Digital Communication presso l’università IUSVE di Verona. Mi piace definirmi una persona curiosa, precisa e intraprendente. In futuro mi piacerebbe lavorare nel settore della comunicazione digitale.