Tecnica, dispositivo, medium, rete,
essere,società,individuo, struttura, apparato, protocollo, impero, moltitudine, molteplicità, continuum, assemblaggio, montaggio
Di seguito Abstract e Note originali di Network politics. Cultura digitale e teoria critica testo che salvo qualche modifica ho presentato come mia tesi di Laurea Magistrale e discusso nel 2011, con l’alterno sottotitolo Verso una teoria politica della rete.
Sommario
Index
I. Tecnica e potere
1. Cultura digitale al servizio delle macchine?
2. Alla ricerca di metodo
3. Heidegger, Gestell e la questione della tecnica
4. Foucault, Panopticon, dispositivi e ordine disciplinare
II. L’architettura della rete. Per una re-definizione dello spazio
5. Mappe, diagrammi, bussole
6. Storia della rete
7. Reti biologiche. Reti informatiche
8. Reti sociali
9. Social Network Theory (SNT) o analitica della rete
10. The Small World Theory o la Teoria dei Sei Gradi di Separazione
11. Diffusione. Prevedibilità e modelli
III. Ontologia della rete
12. Esistono nodi e legami? Oggetti, attori e performance
13. Problemi di agency. Actor-Network theory (ANT) e Latour
14. Identità in rete, embodiment e searchability
15. DeLanda, Assemblage Theory e complessità sociale
16. Verso un’ontologia della rete
IV. Network politics. Meccanismi di potere, governance e rete
17. Governability e politiche del Sè
18. Biopolitiche come forme di potere in reti sociali decentrate
19. Deleuze. Sovereignty e Controllo come stato di emergenza
20. L’Apparato nel pensiero filosofico di Agamben
21. Protocollo. La teoria delle reti di Galloway
22. Psicoanalisi, Cyberspace e dissenso
Abstract
E’ chiaro come le nuove tecnologie informatiche e della comunicazione giochino un ruolo centrale nella trasformazione sociale e culturale di molti settori: media, linguaggio, attori sociali, politica e amministrazione del pubblico, cultura e spazio.
Questa tesi è il tentativo di chiarire il presente analizzando il paradigma della rete sociale e la relazione di questo con la cosiddetta cultura digitale da una prospettiva critica di indagine.
In particolare, viene dapprima sottolineato il legame tra ogni tipo di rete e potere, sapere e tecnica (Heidegger, Foucault), viene presentata poi un’analisi critica dei più recenti studi e idee del settore (SNT, SNA, la Teoria del piccolo mondo, Network effect, innovazione, cascate di informazioni e logica di diffusione). Nella parte III, vengono presentati e discussi due distinti tipi di ontologia sociale realista (il lavoro di Latour e l’Assemblage theory di DeLanda) nel tentativo di muovere verso una nuova filosofia della relazione. L’ultima parte indaga le implicazioni sociali e politiche di una vita “incorporata” alla complessa rete sociale globale il cui governo è ogni giorno maggiormente assolto da protocolli tecnici, apparati e macchine (Deleuze, Castells, Agamben, Galloway).
ENGLISH Version
It is clear how information and communications technologies play a central role in social and cultural transformations in many universes: media, language, social actors, politics and public administration, thought and space.
This paper attempts to clarify the present time, analyzing social network paradigm and its relation with the so called digital culture from a critical prospective.
In particular, it preliminary stresses the relationship between any kind of network, power, knowledge and technology (Heidegger, Foucault), then it presents a critical analysis of the most recent studies and ideas (SNT, SNA, the Small world theory, the Network effect, Innovation, Information cascade and logic of diffusion). In part III, two different kinds of realist social ontology are presented and evaluated (Latour’s work and DeLanda’s Assemblage theory) in the attempt to move towards a new philosophy of relation. The last part explores social and political implications of living embodied in a complex global social network where governance is everyday more managed by technical protocols, apparatus and machines (Deleuze, Castells, Agamben, Galloway).
Note
Grazie a…
Ringrazio Giorgio Brianese, relatore di questa tesi e gli altri Professori del Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari Venezia per il sostegno, i suggerimenti e l’aiuto fornito in questi anni.
Ringrazio inoltre Chris Chesher, Amit Kelkar, Jeffrey Cook del Digital Culture Program, presso University of Sydney, senza i quali questa tesi non sarebbe stata possibile. E’ infatti durante i loro appassionati corsi che ho iniziato a interessarmi agli argomenti qui trattati.
Un profondo ringraziamento va infine ai miei genitori Lia e Luciano, ai parenti e agli amici che in questo difficile ultimo periodo mi son rimasti accanto.
Obiettivo
Probabilmente vi chiederete cosa spinga qualcuno con una formazione filosofica ed umanistica a scrivere una tesi che riguarda protocolli, apparati e meccanismi tecnologicamente avanzati di potere e controllo. Vi risponderei: la necessità e l’impegno morale richiesto dal nostro tempo.
Oggi, come ha brillantemente sintetizzato Geert Lovink, non abbiamo più bisogno di fumose e sterili vapor theory filosofiche ma di genuina umana disposizione e umiltà nel tentativo di comprendere il presente e, forse illuminare parzialmente il nostro futuro prossimo.
A chi è rivolto
Questo è un lavoro pensato per chi studia filosofia, da un lato, e per i molti interessati ai fenomeni della cultura digitale, dei new media, della teoria delle reti e di quella del potere, dall’altro. A entrambi infatti il testo tenta di fornire competenze trasversali spesso tralasciate nei rispettivi campi di ricerca.
Metodo
Riguardo al metodo, ho tentato di esporre chiaramente e organizzare la complessità delle informazioni, delle idee e dei recenti studi fornendo un mash-up, un “montaggio” di facile comprensione.